Presentato il 26mo Miracolo di Natale, “un segnale di speranza e bellezza”

Presentato stamattina il 26mo “Miracolo di Natale” che quest’anno tornerà nella sua sede tradizionale, la scalinata di N.S. di Bonaria, venerdi 16 dicembre dalle 9 alle 21 (in caso di maltempo la sede sarà il Centro diocesano di via Po).

«Iniziativa che da 26 anni ci ricorda che il Natale vero deve essere all’insegna della prossimità e dell’attenzione verso chi ha più bisogno» ha detto il direttore della Caritas diocesana don Marco Lai. «Un’occasione per recuperare il senso dell’umano e della fratellanza anche in tempi difficili come questo, segnato dalla crisi economica e dalla guerra» ha continuato il direttore Caritas, ricordando il valore aggiunto del volontariato, con centinaia di volontari che ogni anno rendono possibile questa iniziativa, esprimendo una “cultura della solidarietà e della civiltà”.
In apertura della conferenza stampa, il video messaggio dell’arcivescovo di Cagliari mons. Giuseppe Baturi: «Non sono presente alla presentazione della 26ma edizione di Miracolo di Natale, che ho conosciuto in questi anni in una versione un po’ ridotta a causa dell’emergenza pandemica. Ho visto e sentito però cose meravigliose. Ho visto dei giovani raccogliere tanti beni e condividerli e farlo con gioia, farlo con altri, in un momento buio, di guerra, di incertezza.  La povertà aumenta, interessa sempre di più i giovani e questi sono segnali di speranza e di bellezza e non c’è nulla di più bello che vedere un uomo che si interessa degli altri. Allora l’appuntamento è con noi stessi, quindi con gli altri per poterli aiutare, quindi con la storia. Abbiamo bisogno di speranza, abbiamo bisogno di convincerci che la strada vera per ricostruire un futuro buono, felice e solidale è la strada della responsabilità, del metterci in gioco per condividere ciò che abbiamo a vantaggio degli altri. Insieme e per il bene di tutti. Buon miracolo di Natale».

La manifestazione ideata da Gennaro Longobardi vede coinvolti in contemporanea oltre a Cagliari altri 21 comuni. Nei weekend scorsi la pre-raccolta con una quindicina di associazioni coinvolte oltre alla Caritas diocesana, e l’invito a chi ancora non ha donato a partecipare all’iniziativa, venerdì: «Portate perché c’è sempre più bisogno, di fronte all’aumento delle difficoltà” ha detto Gennaro Longobardi.
Tutto ciò che sarà donato verrà destinato alle famiglie aiutate dalla Caritas attraverso il Centro diocesano di via Po: 1700 famiglie iscritte al Centro, 1500 aiutate ogni mese (ovvero circa 400 alla settimana), come ricordato dal referente Antonello Atzeni. Cosa donare? Servono soprattutto generi alimentari a lunga conservazione, articoli per bambini, giocattoli.
L’iniziativa è resa possibile anche grazie alla collaborazione con la Polizia di Stato, con la Questura di Cagliari e con il Coordinamento regionale della Protezione civile nazionale: «Cercheremo di mettere a disposizione – ha detto il coordinatore Emilio Garau – le nostre attrezzature e la nostra esperienza anche in termini di solidarietà»

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