Il Papa ai volontari: «La vostra dedizione infonde speranza a tutta la società»

In 30mila stamattina a Piazza San Pietro per partecipare al Giubileo del mondo del volontariato. A loro sono state destinate le parole dell’omelia di Papa Francesco letta dal cardinale Michael Czerny. «Vi ringrazio molto, carissimi, perché sull’esempio di Gesù voi servite il prossimo senza servirvi del prossimo».

La presenza dei volontari della Diocesi di Cagliari

Tra questi, i circa 450 volontari in rappresentanza dei quasi 85mila complessivi impegnati nelle diverse Caritas diocesane in Italia, tra cui quelli della Caritas di Cagliari accompagnati dal direttore don Marco Lai, arrivati insieme a tutti gli altri volontari provenienti dalla Diocesi cagliaritana, appartenenti a diverse realtà, tra cui quelle della Consulta degli organismi socio-assistenziali di carità, le misericordie, l’Unitalsi, l’Anffas, la Protezione civile, la Croce rossa e tante altre ogni giorno al fianco dei più bisognosi.

«In questi giorni la bellezza dei volontari ha brillato su Roma – sottolinea il direttore della Caritas di Cagliari don Marco Lai -. La grazia del Giubileo ha effuso loro coraggio, forza e idealità. Gesù Cristo Speranza che non delude paradigma per ogni volontario. A Roma sulle orme di Pietro confermati nella fede in Cristo Gesù unico Salvatore del mondo! A scuola di Gesù per imparare a servire i poveri senza servirci dei poveri! Il Giubileo rinnovi il nostro cuore di volontari e rispecchi sempre più il cuore di Cristo».

Gli eventi significativi del Giubileo del volontariato

Diversi i momenti significativi, tra cui quello iniziale con gli interventi del presidente di Caritas Italiana mons. Carlo Redaelli e di don Luigi Ciotti, le testimonianze dei volontari Caritas in dialogo con il direttore di Caritas Italiana don Marco Pagniello, il pellegrinaggio verso la Basilica e il passaggio della Porta Santa. Stamattina, la messa in piazza San Pietro con la partecipazione dei volontari provenienti da tutto il mondo, e con l’omelia di Papa Francesco la cui presenza spirituale è stata testimoniata anche dall’esposizione sulla Loggia centrale della Basilica dello stemma papale. Messa, presieduta dal cardinale prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, che è stata accompagnata da un lungo applauso e dalla preghiera per la salute del Papa.

Il messaggio di speranza di Papa Francesco

In un mondo in cui il diavolo tenta di farci credere che «il male e la malvagità dominano» ha ricordato il Pontefice, il volontariato lo smentisce, rappresentando una testimonianza di speranza: «Per strada e tra le case, accanto ai malati, ai sofferenti, ai carcerati, coi giovani e con gli anziani, la vostra dedizione infonde speranza a tutta la società. Nei deserti della povertà e della solitudine, tanti piccoli gesti di servizio gratuito fanno fiorire germogli di umanità nuova: quel giardino che Dio ha sognato e continua a sognare per tutti noi».

La speranza che nasce dalla fede e il cammino verso la Quaresima

Il Papa ha anche parlato della speranza che scaturisce dalla fede, ricordando che, anche se cadere nelle tentazioni è parte della nostra fragilità umana, «la sconfitta non è mai definitiva». Con il perdono di Dio, ogni caduta può essere superata. «La nostra prova non finisce dunque con un fallimento, perché in Cristo veniamo redenti dal male – ricorda il Papa -. Attraversando con Lui il deserto, percorriamo una via dove non ne era tracciata alcuna: Gesù stesso apre per noi questa strada nuova, di liberazione e di riscatto. Seguendo con fede il Signore, da vagabondi diventiamo pellegrini». E così possiamo cominciare la Quaresima.